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Dafne 1 Dafne 1
Dafne "La fine" (2016) olio su tela, 100x120 cm
Spiegazione dell'opera: "Per sfuggire ad Apollo, Dafne chiede aiuto agli Dei ma nel contempo in cui questi la tramutano in pianta viene decretata la sua fine poiché condannata a morire con la natura stessa".
"Interpretazione originalissima, altamente lirica e drammatica al tempo stesso oltre che tecnicamente e formalmente eccellente". (Dott.ssa Caterina Randazzo – storico e critico d'arte)
"L'arte nell'arte: in quest'opera il maestro Antonio Casali, sceglie di parlare di mitologia, di una letteratura epica che trova origine in tempi più che lontani, ma che rivive grazie al suo racconto immaginifico. Una pittura ad olio ordinata nella composizione e nei contorni, ma allo stesso tempo ruvida e leggermente materica, è il mezzo attraverso cui Casali dipinge Dafne intrappolata nel suo corpo ormai ligneo, donandogli spessore e dando l'impressione prima di osservare una scultura e non un dipinto. Una luce particolare illumina il soggetto che si adagia elegantemente lasciandosi alle spalle un cielo cupo e plumbeo. Una tecnica impeccabile, il cui gesto pittorico, spontaneo ma allo stesso tempo ricercato e colto, trova la sua massima espressione in una vasta moltitudine di dettagli come i nodi del legno e le sue venature, come quelle zone di luce e d'ombra che ci lasciano percepire una figura femminile venir fuori dal tronco di legno in cui si è trasformata. Amore, passione e sofferenza sono i temi che guidano il motivo simbolico di quest'opera, rendendola una vera e propria esperienza sensibile". (Premio:GRANDE MAESTRO 2016 – EA Editori – critica dell'Editore e Direttore Artistico: Sandro Serradifalco)
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Alzheimer OK Alzheimer OK
Alzheimer "il vuoto oltre ai ricordi" (2014) olio su tela, 70x90 cm
Nel vuoto esistenziale della composizione figurativa viene espresso l’isolamento della persona malata.
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Carne da macello copia Carne da macello copia
Carne da macello “metafora della vecchiaia e della sofferenza umana” (12/2017) olio su tela, 100x120 cm
Oggi più frequentemente che in passato, siamo colpiti da malattie degenerative, in particolare la demenza, che trasforma il vivere quotidiano, o se vogliamo il lento morire, in un calvario per l’ammalato riducendolo, appunto, come carne da macello
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09 Il Risveglio degli Dei 2013 olio su tela 120x100 cm 09 Il Risveglio degli Dei 2013 olio su tela 120x100 cm
Il Risveglio degli Dei (2013), olio su tela, 120x100 cm
Opera premiata al Concorso Internazionale "La Materia e lo Spirito" (Galleria d'Arte "La Spadarina") e pubblicata nel catalogo del concorso 2011
Quest'opera è una interpretazione simbolica dell'umanità, ma anche una chiara allusione alla dimensione temporale come "durata interiore della coscienza"; la rappresentazione pittorica di un evento temporale allude ad uno spazio infinito cioè all'eternità; un tempo ritrovato nel cuore della cultura dei greci fondatori del nostro concetto di umanità. il Risveglio degli Dei, quindi, è la riscoperta, secondo una terminologia di Heidegger, di un linguaggio come Dimora dell'Essere nel mondo. (Ottorino Stefani)
Pubblicato nel volume: "Accademia Internazionale delle Avanguardie Artistiche 2012"
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Cimitero di barche 2 copia Cimitero di barche 2 copia
Relitti dell’anima (“018) olio su tela, 100x120 cm
Nell’immensità dello spazio, in un altro pianeta, ho lasciato naufragare la mia anima e ora giace relitto nel cimitero di barche
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Fantasmi del passato (2004) olio su tela, 70x90 cm
In un'astmosfera magica di sospensione incantata, nel mondo del sogno e del ricordo compaiono il passato (ciò che eravamo) e i relitti del presente (ciò che siamo) "Luigina Mazzocca" Pubblicato nel catalogo della mostra "Spirito–Corpo/Corpo–Spirito" 2007 Art & Media –Galleria d'Arte e Comunicazione
(Castelfranco Veneto)
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Sodoma "nel cataclisma di Sodoma, la moglie di Lot" (2016) olio su tela, 100x90 cm
Storia di Adit (moglie di Lot). “E andava il giusto dietro il messo di Dio ma sonora parlava l’angoscia alla moglie: ”Non è troppo tardi puoi ancora scorgere le torri ...della tua Sodoma.. Si volse e serrati da una stretta mortale, non poterono i suoi occhi più guardare, di sale si fece il corpo diafano e strinsero alla terra gli agili piedi..”
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Musa dormiente "Giuliana" (2013), olio su tela, 80x100 cm
Attraverso la metafora dell’amore e della passione la musa ci descrive il rapporto che si instaura tra la modella e l’artista; Una musa è tutto meno che una semplice modella, è la parte femminile con la quale l’artista concepisce la sua opera creativa. Nel quadro la musa ispiratrice è mia moglie.
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02 The Passion 2010 olio su tela 120x10 cm 02 The Passion 2010 olio su tela 120x10 cm
The Passion (2010), olio su tela, 120x10 cm
Pubblicato nella rivista "Over Art" maggio/giugno 2012Pubblicato nel catalogo della mostra "Confronto d'Artisti" 2011Pubblicato nel catalogo della mostra "Arte Sacra" New Artemisia Gallery 2011 (BE)
"...L'avvento di una nuova "Confessione" viene tutta racchusa nell'atteggiamento dei due Esseri rappresentati. Il Cristo in piedi, già coronato di spine, attende con dignitosa fermezza il momento del suo divenire il Simbolo di una parte dell'Umanità, mentre alle sue spalle una persona (contemporanea) sembra macerarsi nel dubbio ( e forse nel rimorso) proprio della moderna società.Scrittura sintetica, che delinea bravamente le lacerazioni che oggi ci avvolgono caricandoci delle nostre responsabilità, indicativa della sensibilità dell'autore". (Giorgio Pilla - critico d'arte.









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Il filo nero Il filo nero
Il filo nero (2/2020) olio e acrilico su tela, 120x200 cm
Il filo nero (2/2020) olio e acrilico su tela, 120x200 cm